Viaggiare senza muoversi

La visita di studio è stata per decenni un pilastro delle attività di scambio transnazionale. Ma l’arrivo della pandemia di COVID-19 nel 2020 ha interrotto le visite di persona in città per oltre un anno e sembra destinato a continuare questo blocco ancora per alcuni mesi. Le città hanno fatto un buon sforzo per spostare le attività di scambio transnazionale nel dominio digitale attraverso strumenti come Zoom, Miro e Mentimeter, ma le visite alle città e i casi di studio stanno ancora recuperando terreno con il passaggio al lavoro digitale. Sebbene ora ci siano alcuni segnali che le visite di persona inizieranno a diventare di nuovo possibili in futuro, il costo finanziario e ambientale delle visite fisiche in città significa che un’opzione digitale / online per questo deve diventare un nuovo strumento permanente per una condivisione e uno scambio efficaci di buone pratiche. Avere visite sia di persona che digitali della città nella cassetta degli attrezzi per lo scambio e l’apprendimento può essere solo una buona cosa. Sebbene le visite digitali alle città richiederanno probabilmente più tempo e risorse per la progettazione e la preparazione, ciò sarà più che compensato dai vantaggi, che includono l’aumento della portata includendo coloro che non sarebbero in grado di viaggiare per una visita e anche la riduzione dell’impronta di carbonio e costi finanziari da viaggi ridotti. Per aiutare ad affrontare alcuni di questi problemi, nelle prossime settimane il Lead Expert di DigiPlace Ian Graham lavorerà con la collega esperta di supporto digitale Mary Dellenbaugh-Losse per sviluppare il lavoro precedente per districare ciò che rende una buona visita di studio e come possiamo renderla tanto efficace quanto possibile quando si utilizzano strumenti puramente digitali o remoti.

Abbiamo molti strumenti e metodi digitali in offerta e il recente aumento della volontà e della capacità di interagire con i media digitali rappresenta un’opportunità. Sebbene siano ancora componenti essenziali, dobbiamo andare oltre i brevi video e le diapositive per condividere le esperienze della città attraverso i mezzi digitali. L’ironia è che, come la maggior parte delle nostre pratiche di lavoro digitale appena scoperte, le visite a distanza sono state possibili per anni, ma non le abbiamo mai sfruttate appieno. Non potranno mai sostituire tutti gli aspetti di una visita di persona, in particolare in termini di ricchezza di esperienze, di avere davvero un senso di un luogo, delle pratiche che vi si svolgono e dei veri impatti di quegli interventi. Tuttavia, il miglioramento delle visite digitali alle città aprirà una nuova serie di opportunità nei futuri programmi di scambio e apprendimento, ben oltre le restrizioni in vigore dall’attuale pandemia. Ian e Mary lavoreranno insieme per esplorare le opzioni (sia esistenti che nuove) e vedere come queste possono essere combinate per creare un’esperienza migliore per le città e i professionisti delle visite digitali. Il team lavorerà quindi con una delle città partner di DigiPlace per testare possibili formati e componenti per una città “DigiVisit” utilizzando un vero esempio di caso nei prossimi mesi. L’obiettivo finale è avere una serie di principi e metodi potenziali che possono essere combinati quando le città e gli operatori urbani stanno costruendo visite alle città in futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Comune di Messina © 2019 - Tutti i diritti riservati