Rumourless Cities
Rumourless Cities
Partner capofila: Città di Amadora (Portogallo)
Partners: Comune di Messina; Amburgo, Germania; Cardiff Council, UK; Varsavia, Polonia, Alba Iulia, Romania.
A contrasto dei fenomeni di razzismo e pregiudizio, l’intolleranza e la xenofobia per scardinare affermazioni diffuse e infondate sugli immigrati. Con una strategia di comunicazione che celebra il potenziale della sua diversità culturale si vuol combattere forme di discriminazione rafforzando la coesione e il benessere della comunità di Messina.
Le attività del progetto sono sviluppate in 24 mesi, dal 4 dicembre 2018 al 4 dicembre 2020 e saranno realizzate e coordinate dal Servizio Sviluppo Economico, incardinato al Dipartimento Politiche Culturali ed Educative Sviluppo Economico
Il Gruppo di Supporto Locale, costituito dagli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado del territorio locale, è protagonista nelle azioni per l’indagine conoscitiva e la mappatura del fenomeno sulla discriminazione, così come vissuto dai ragazzi.
Scopo finale è renderli protagonisti attivi nelle azioni da intraprendere per interrompere e contrapporsi a sistemi che, paradossalmente anche se oggi sono più facili e veloci rimangono viziati da una dilagante e cattiva informazione che non dà sostegno, ne risposte.
Il progetto Rumourless Cities finanziato dal Programma Urbact, si è concentrato sull’importanza di condividere informazioni e best practice allo scopo di prevenire qualsiasi forma di pregiudizio, discriminazione e di rafforzare la coesione. Inoltre si è cercato di contrastare le attitudini negative verso alcuni gruppi all’interno di una società: rifugiati, migranti, cittadini provenienti da altri continenti ma che vivono nel paese di adozione da diverse generazioni; persone appartenenti al gruppo LGBTQ; persone di diverse religioni.
Messina ha focalizzato la sua attenzione principalmente sulle scuole, perchè l’educazione al diverso parte dai più giovani, incentivando attività di coesione e di confronto, in modo che gli studenti stessi diventassero “rumourless agents”.
Oltre allo straordinario lavoro svolto con l’Associazione Koete, le scuole sono state coinvolte in altre attività come ad esempio il “Premio Valentina D’Arrigo”.
Valentina d’Arrigo era una scienziata messinese, morta prematuramente nel 2003 a soli 33 anni. Nata in un’area della città abbastanza degradata che riuscì, con non poche difficoltà, a farsi spazio nel mondo. Una delle poche studentesse di Ingegneria all’Universita’ di Catania dove eccelse per meriti e intuizioni scientifiche, arrivò a lavorare all’ESA (Agenzia Europea Spaziale Europea) e i suoi studi sull’accelerazione delle particelle vengono tuttora utilizzati.
Gli studenti coinvolti hanno inoltre preparato elaborati sia artistici che grafici e durante l’evento finale che si è tenuto in Giugno, hanno ricevuto in premio lap-top, webcam per celebrare il non-pregiudizio.